lunes, 22 de agosto de 2016

Il Ferragosto



Migrazione turistica in Ferragosto

 

Il Ferragosto svuota Madrid e fa il pieno nelle spiagge di Valencia mentre Barcellona fa il pieno negli alberghi tanto in giorni lavorativi quanto in fine settimana

 

Pablo León – Camilo S. Baquero – Ignacio Zafra – Madrid, 14 agosto 2016 – traduzione – El País


   Finché il Ferragosto non è arrivato Madrid non si è svuotato quest’estate: vagoni della Metropolitana svuotati, viali, come il Paseo de la Castellana o la Gran Vía, completamente deserti e molti posti vuoti per parcheggiare la macchina, dal centrale rione di Chueca fino alla lontana circoscrizione di Ciudad Lineal. Il solito posto dove si trova un po’ di movimento, siano turisti, siano madrileni che non sono scappati della città, è il rione della Latina, dove si festeggia la Paloma, in pieno Ferragosto, la patrona della città.


   Madrid è diventata una città turistica che non si svuota nell’estate: l’anno scorso più di 670.000 turisti hanno goduto della città in agosto, secondo i dati della Madrid Destino, un 5% in più che in 2014. Magari sono cifre che, in base alle previsioni, saranno migliori quest’anno dopo aver cresciuto un 4,21% in giugno e un 2,53% nel primo semestre il numero di visitanti. Ma il Ferragosto è il Ferragosto ed è provocata la solita scappata estiva.


   Mentre i madrileni evacuavano la città, dove oggi è giorno festivo, la sindaco Manuela Carmena, che stava fuori in vacanza, ha deciso di ritornare per assistere oggi ai festeggiamenti della Paloma, al contrario che la maggioranza dei madrileni che il venerdì hanno collassato le principali strade di uscita della capitale annunciando lo svuoto della città.


   In base ai calcoli della Gestione di Traffico del Governo di Spagna, tra le tre di pomeriggio di venerdì scorso e mezzanotte di oggi si produrrà il maggior movimento di macchine di tutta l’estate: 6,3 milioni di percorsi per le strade spagnole. Ci sono chi si diriggono al paese – tantissimi dei quali adesso fanno le loro feste patronali, momento in cui la loro popolazione si duplica e anche si triplica –; altri evitano il caldo avvicinandosi alla montagna; e tantissimi cercano quel tuffo in acqua salata sia per iniziare le vacanze sia per scappare momentaneamente dell’asfalto.


   Quindi, questa domenica le spiagge della città di Valencia sono in pieno assoluto, come la spiaggia della Malvarrosa. E dalla Patacona al nord, a Alboraia, fino alle spiagge di Pinedo e di Perellonet al sud, ai confini del Parco Naturale dell’Albufera. La tradizionale immagine della città deserta al coincidere con Ferragosto solo rimane in Valencia, forse, grazie all’aumento sostenuto di turisti che è stato rilevato nella città.


   L’anno scorso è stato un aumento di visitanti circa 12% a Valencia. E nell’attuale 2016 l’aumento è superiore, con rialzi che in caso dei turisti stranieri sfiorano il 20%. L’instabilità in altre zone del Mediterraneo, dal Magreb alla Turchia, e gli attentati in Francia hanno sparato le prenotazioni alla Comunità Valenciana, che spera battere quest’estate il suo record di turisti stranieri, con più di sette milioni.


   Oltre a chi la visita apposta, Valencia è diventata una fermata per tantissimi turisti con destinazione ai clasici di sole e spiaggia nella regione, quanto ai giovani che vanno ai macrofestivali estivi. Le pernottazioni di visitanti di altri continenti ha aumentato in un 18% nella prima metà dell’anno. E dal giugno Valencia è la città dove ha avuto un maggior aumento del traffico aereo di lunga distanza (26%). Quest’aumento del turismo ha provocato lamenti degli abitanti per l’aumento del numero e dimensione delle terrazze dei bar. Anche per l’aumento degli appartamenti turistici, ma il Comune ha annunciato una nuova regolazione.


   A Barcellona l’occupazione alberghiera nei fine settimana del giugno, le ultime cifre ufficiali disponibili, hanno superato il 81%, e si sono verificate le grandi aspettative che aveva il settore in questa stagione estiva. In giorni lavorativi, il 75% dei posti dei 668 stabilimenti di diversi tipi che ci sono nella città si sono riempiti, senza contare con gli appartamenti turistici. Le pernottazioni hanno aumentato in un 3,4% per quanto riguarda all’anno scorso, e hanno arrivato a 1,74 milioni. Da un’altra parte l’aeroporto di Barcellona-El Prat ha rilevato il miglior giugno della sua storia, al superare i 4,2 milioni di passeggeri. Aena dice che è un aumento del 10% per quanto riguarda allo stesso mese di 2015.


Perché si festeggia il Ferragosto?



  La festa più attesa dell’estate ha origini antiche che affondano nella storia dell’antica Roma. E che si sono poi intrecciate con la tradizione cattolica.

   Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti  (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto.

   Era un periodo di riposo e di festeggiamenti istituito dall’imperatore stesso nel 18 a.C., che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il Dio della Terra e della Fertilità.

   In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, inutilizzati per i lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre, era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, ricevendo in cambio una mancia.

   Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1 agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.

Da festa pagana a festa cattolica

   La ricorrenza fu assimilata dalla Chiesa cattolica: intorno al VII secolo, si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria, festività che fu fissata il 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l’anima che con il corpo.





   15 agosto, Ferragosto. Una data topica nell’anno solare degli italiani, una data che segna la fine delle vacanze per qualcuno e l’inizio delle ferie per altri, una data carica di sogni, aspettative e tanta voglia di divertirsi. Una notte di mezza estate.

   Ferragosto in Italia è una data molto sentita. In tutto lo Stivale, vista anche la ricorrenze religiosa, si susseguono una serie di manifestazioni che coinvolgono vacanzieri e gente del luogo.

   Ferragosto in Italia significa vacanza, relax, divertimento in compagnia della propria famiglia o dei propri amici. Ferragosto in Italia vuol dire pranzi lunghissimi, gavettoni, falò e grigliate in spiaggia, bagno al mare a mezzanotte, concerti ed eventi sotto le stelle a cui tutti partecipano con entusiasmo e fervore.

   In Sicilia, a Messina, a Ferragosto, si svolge la cavalcata del Gigante e della Gigantessa: enormi fantocci fatti di cartapesta, chiamati come da tradizione Cam o Saturno, e Rea o Cibele, e portati a spalla in giro per la città. In questa stessa data, poi, si svolge per la seconda volta nell’anno il Palio di Siena, a cui prendono parte l’intera popolazione e tanti turisti che si riversano nella cittadina toscana proprio per l’occasione.

   Su tutti i litorali, dal Tirreno all’Adriatico, si organizzano per Ferragosto party in riva al mare, dove non mancano falò, chitarre e fuochi d’artificio. In particolare, sulle spiagge della Riviera Romagnola, tutti i locali e le discoteche della zona organizzano travolgenti feste e serate a tema, ogni estate sempre più sorprendenti e esilaranti, tanto da lasciare a bocca aperta i turisti.

   A Ferragosto in Italia non mancano, poi, i piatti tipici che variano di regione in regione: dal piccione arrosto dell’Umbria al gelo di melone della Sicilia, dal pollo coi peperoni del Lazio alle orillettas (origliette) della Sardegna, ovvero rombi di pasta fritta bagnati in uno sciroppo bollente di miele ed acqua, da gustare proprio a Ferragosto.


Piatti tipici di Ferragosto: il piccione arrosto e il gelo d’anguria


Il piccione arrosto

Ingredienti (ricetta per quattro persone): due piccioni, quattro fettine di pancetta (fette sottili), 25 g di burro, un cucchiaio d’olio d’oliva, sale e pepe.
Preparazione: Mettete da parte i fegatini dei piccioni. Avvolgete i volatili in due fette di pancetta, legateli con lo spago bianco da cucina e fateli colorire in un tegame dove avete scaldato l’olio e il burro. Regolate sale e pepe. Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per 40 minuti. Togliete le fettine di pancetta e fate dorare la carne per 10 minuti. Diluite con un cucchiaio d’acqua calda il fondo di cottura, aggiungete i fegatini tritati, cuocete alcuni minuti mescolando, versate sui piccioni tagliati a metà.
Si abbina benissimo con vino rosso, fermo, secco, di medio corpo, si può abbinare con un vino della Regione Toscana, come ad esempio il Vino Nobile di Montepulciano DOGC.


Piccione arrosto

Gelo di anguria (gelo di melone)

Ingredienti: un litro di succo di anguria, 100-200 g di zucchero (in base alla dolcezza naturale del succo), 90 g di amido di frumento, cannella in polvere, pistacchi tritati, gocce di cioccolato (facoltative), zuccata a dadini (facoltativa).
Preparazione del gelo di anguria (gelo di melone):  Tagliare a pezzi un’anguria e passarla fino a estrarne un litro di succo. Filtrare il succo per eliminare i semi e versarlo poco per volta in una pentola, mescolandolo all’amido di frumento setacciato fino a ricavare una crema liquida. Unire al composto lo zucchero, porre la pentola sul fornello a fiamma moderata e mescolare con cura fino a quando il gelo d’anguria non si addenserà e assumerà un colorito più intenso (10-15 minuti). Trascorso questo tempo, togliere il gelo dal fuoco e metterlo a raffreddare in un altro recipiente. Quando sarà diventato sufficientemente freddo unirvi la zuccata a dadini e le gocce di cioccolato e versare il tutto in delle coppette. Fare raffreddare il gelo di anguria in frigorifero per il tempo necessario affinché assuma più o meno la consistenza di un budino e infine guarnire con una spolverata di cannella, qualche altre goccia di cioccolato e la granella di pistacchio prima di servire.
Il gelo di anguria e le sue varianti: Al di là degli ingredienti base (succo di anguria, zucchero e amido di frumento), si riscontrano moltissime varianti nella preparazione del composto che, in base alla zona o alle tradizioni familiari, possono contemplare l’aggiunta di diversi ingredienti, oltre a quelli indicati in questa ricetta, tra i quali si elencano le mandorle, i chiodi di garofano, l’acqua di gelsomino, l’acqua di fiori di arancio, la vaniglia e frutta candita di vario genere.
Il gelo di anguria viene infine utilizzato anche come farcitura per crostate.



 
Gelo di anguria


   Per finire con la tematica del Ferragosto, vi consiglio di vedere il film di Gianni di Gregorio Il Pranzo di Ferragosto, dell’anno 2008, per quanto riguarda alla tematica su cui abbiamo già parlato, e il cui trailer potete vedere se volete cliccando sul link di YouTube:




 


   Abbiamo parlato del Ferragosto in Spagna, del Ferragosto in Italia, anche delle sue tradizioni e incluso dell’importanza del pranzo in questo giorno festivo. Vi pare che si festeggia dello stesso modo in Italia e in Spagna? C’è qualche tradizione simile tra tutti e due paesi? Conoscete qualche tradizione spagnola legata al giorno di Ferragosto? Si può considerare che il giorno della Vergine e il giorno di San Rocco, che sono i due giorni più festeggiati in Spagna sono simili a quello che si festeggia in Italia? Si fa qualche pranzo speciale o conoscete qualche ricetta tipica in Spagna legata a questo giorno? Che vi pare il fatto che le città si svuotono in Ferragosto? Chi rimane alla città in agosto sta meglio che nel resto dell’anno o della stessa estate? Sapete che in Italia il Ferragosto si è istituito, soprattutto, nell’epoca del fascismo, che organizzava delle gite per i cittadini che svuotavano le città nel giorno di Ferragosto?

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