Migrazione turistica in Ferragosto
Il Ferragosto svuota Madrid e fa il pieno nelle spiagge di Valencia mentre Barcellona fa il pieno negli alberghi tanto in giorni lavorativi quanto in fine settimana
Pablo León – Camilo S. Baquero – Ignacio Zafra – Madrid, 14 agosto 2016
– traduzione – El País
Finché il Ferragosto non è arrivato Madrid non si è svuotato quest’estate: vagoni
della Metropolitana svuotati, viali, come il Paseo de la Castellana o la Gran
Vía, completamente deserti e molti posti vuoti per parcheggiare la macchina,
dal centrale rione di Chueca fino alla lontana circoscrizione di Ciudad Lineal.
Il solito posto dove si trova un po’ di movimento, siano turisti, siano
madrileni che non sono scappati della città, è il rione della Latina, dove si
festeggia la Paloma, in pieno Ferragosto, la patrona della città.
Madrid è diventata una città turistica che
non si svuota nell’estate: l’anno scorso più di 670.000 turisti hanno goduto
della città in agosto, secondo i dati della Madrid Destino, un 5% in più che in
2014. Magari sono cifre che, in base alle previsioni, saranno migliori
quest’anno dopo aver cresciuto un 4,21% in giugno e un 2,53% nel primo semestre
il numero di visitanti. Ma il Ferragosto è il Ferragosto ed è provocata la
solita scappata estiva.
Mentre i madrileni evacuavano la città, dove
oggi è giorno festivo, la sindaco Manuela Carmena, che stava fuori in vacanza,
ha deciso di ritornare per assistere oggi ai festeggiamenti della Paloma, al
contrario che la maggioranza dei madrileni che il venerdì hanno collassato le
principali strade di uscita della capitale annunciando lo svuoto della città.
In base ai calcoli della Gestione di
Traffico del Governo di Spagna, tra le tre di pomeriggio di venerdì scorso e
mezzanotte di oggi si produrrà il maggior movimento di macchine di tutta
l’estate: 6,3 milioni di percorsi per le strade spagnole. Ci sono chi si
diriggono al paese – tantissimi dei quali adesso fanno le loro feste patronali,
momento in cui la loro popolazione si duplica e anche si triplica –; altri
evitano il caldo avvicinandosi alla montagna; e tantissimi cercano quel tuffo
in acqua salata sia per iniziare le vacanze sia per scappare momentaneamente
dell’asfalto.
Quindi, questa domenica le spiagge della città
di Valencia sono in pieno assoluto, come la spiaggia della Malvarrosa. E dalla
Patacona al nord, a Alboraia, fino alle spiagge di Pinedo e di Perellonet al
sud, ai confini del Parco Naturale dell’Albufera. La tradizionale immagine
della città deserta al coincidere con Ferragosto solo rimane in Valencia,
forse, grazie all’aumento sostenuto di turisti che è stato rilevato nella
città.
L’anno scorso è stato un aumento di
visitanti circa 12% a Valencia. E nell’attuale 2016 l’aumento è superiore, con
rialzi che in caso dei turisti stranieri sfiorano il 20%. L’instabilità in
altre zone del Mediterraneo, dal Magreb alla Turchia, e gli attentati in
Francia hanno sparato le prenotazioni alla Comunità Valenciana, che spera
battere quest’estate il suo record di turisti stranieri, con più di sette
milioni.
Oltre a chi la visita apposta, Valencia è
diventata una fermata per tantissimi turisti con destinazione ai clasici di
sole e spiaggia nella regione, quanto ai giovani che vanno ai macrofestivali
estivi. Le pernottazioni di visitanti di altri continenti ha aumentato in un
18% nella prima metà dell’anno. E dal giugno Valencia è la città dove ha avuto
un maggior aumento del traffico aereo di lunga distanza (26%). Quest’aumento
del turismo ha provocato lamenti degli abitanti per l’aumento del numero e
dimensione delle terrazze dei bar. Anche per l’aumento degli appartamenti
turistici, ma il Comune ha annunciato una nuova regolazione.
A Barcellona l’occupazione alberghiera nei
fine settimana del giugno, le ultime cifre ufficiali disponibili, hanno
superato il 81%, e si sono verificate le grandi aspettative che aveva il
settore in questa stagione estiva. In giorni lavorativi, il 75% dei posti dei
668 stabilimenti di diversi tipi che ci sono nella città si sono riempiti,
senza contare con gli appartamenti turistici. Le pernottazioni hanno aumentato
in un 3,4% per quanto riguarda all’anno scorso, e hanno arrivato a 1,74
milioni. Da un’altra parte l’aeroporto di Barcellona-El Prat ha rilevato il
miglior giugno della sua storia, al superare i 4,2 milioni di passeggeri. Aena
dice che è un aumento del 10% per quanto riguarda allo stesso mese di 2015.
Perché si festeggia il Ferragosto?
La festa più attesa
dell’estate ha origini antiche che affondano nella storia dell’antica Roma. E
che si sono poi intrecciate con la tradizione cattolica.
Il nome della festa di Ferragosto deriva dal
latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano
Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto.
Era un periodo di riposo e di festeggiamenti
istituito dall’imperatore stesso nel 18 a.C., che traeva origine dalla
tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli,
dedicate a Conso che, nella religione romana, era il Dio della Terra e della
Fertilità.
In tutto l’Impero si organizzavano feste e
corse di cavalli, e gli animali da tiro, inutilizzati per i lavori nei campi,
venivano adornati di fiori. Inoltre, era usanza che, in questi giorni, i
contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, ricevendo in cambio
una mancia.
Anticamente, come festa pagana, era
celebrata il 1 agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti
molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato
alla dea Diana.
Da festa pagana a festa cattolica
La ricorrenza fu assimilata dalla Chiesa
cattolica: intorno al VII secolo, si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria,
festività che fu fissata il 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto
come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta,
cioè accolta, in cielo sia con l’anima che con il corpo.
(dalla web http://clicktour.it/ferragosto-in-italia-le-tradizioni-e-gli-eventi-del-15-agosto-nello-stivale/)
15 agosto, Ferragosto. Una data topica
nell’anno solare degli italiani, una data che segna la fine delle vacanze per
qualcuno e l’inizio delle ferie per altri, una data carica di sogni,
aspettative e tanta voglia di divertirsi. Una notte di mezza estate.
Ferragosto in Italia è una data molto
sentita. In tutto lo Stivale, vista anche la ricorrenze religiosa, si
susseguono una serie di manifestazioni che coinvolgono vacanzieri e gente del
luogo.
Ferragosto in Italia significa vacanza,
relax, divertimento in compagnia della propria famiglia o dei propri amici.
Ferragosto in Italia vuol dire pranzi lunghissimi, gavettoni, falò e grigliate
in spiaggia, bagno al mare a mezzanotte, concerti ed eventi sotto le stelle a
cui tutti partecipano con entusiasmo e fervore.
In Sicilia, a Messina, a Ferragosto, si
svolge la cavalcata del Gigante e della Gigantessa: enormi fantocci fatti di
cartapesta, chiamati come da tradizione Cam o Saturno, e Rea o Cibele, e
portati a spalla in giro per la città. In questa stessa data, poi, si svolge
per la seconda volta nell’anno il Palio di Siena, a cui prendono parte l’intera
popolazione e tanti turisti che si riversano nella cittadina toscana proprio
per l’occasione.
Su tutti i litorali, dal Tirreno
all’Adriatico, si organizzano per Ferragosto party in riva al mare, dove non
mancano falò, chitarre e fuochi d’artificio. In particolare, sulle spiagge
della Riviera Romagnola, tutti i locali e le discoteche della zona organizzano
travolgenti feste e serate a tema, ogni estate sempre più sorprendenti e
esilaranti, tanto da lasciare a bocca aperta i turisti.
A Ferragosto in Italia non mancano, poi, i
piatti tipici che variano di regione in regione: dal piccione arrosto
dell’Umbria al gelo di melone della Sicilia, dal pollo coi peperoni del Lazio
alle orillettas (origliette) della Sardegna, ovvero rombi di pasta fritta
bagnati in uno sciroppo bollente di miele ed acqua, da gustare proprio a
Ferragosto.
Piatti tipici di Ferragosto: il piccione arrosto e il gelo d’anguria
Il piccione arrosto
Ingredienti (ricetta per quattro persone): due piccioni, quattro fettine di pancetta (fette sottili), 25 g di burro,
un cucchiaio d’olio d’oliva, sale e pepe.
Preparazione: Mettete da
parte i fegatini dei piccioni. Avvolgete i volatili in due fette di pancetta,
legateli con lo spago bianco da cucina e fateli colorire in un tegame dove
avete scaldato l’olio e il burro. Regolate sale e pepe. Cuocete in forno
preriscaldato a 180 gradi per 40 minuti. Togliete le fettine di pancetta e fate
dorare la carne per 10 minuti. Diluite con un cucchiaio d’acqua calda il fondo
di cottura, aggiungete i fegatini tritati, cuocete alcuni minuti mescolando,
versate sui piccioni tagliati a metà.
Si abbina
benissimo con vino rosso, fermo, secco, di medio corpo, si può abbinare con un
vino della Regione Toscana, come ad esempio il Vino Nobile di Montepulciano
DOGC.
Piccione arrosto |
Gelo di anguria (gelo di melone)
Ingredienti: un litro di
succo di anguria, 100-200 g di zucchero (in base alla dolcezza naturale del
succo), 90 g di amido di frumento, cannella in polvere, pistacchi tritati,
gocce di cioccolato (facoltative), zuccata a dadini (facoltativa).
Preparazione del gelo di anguria (gelo di melone): Tagliare a pezzi un’anguria e passarla
fino a estrarne un litro di succo. Filtrare il succo per eliminare i semi e
versarlo poco per volta in una pentola, mescolandolo all’amido di frumento
setacciato fino a ricavare una crema liquida. Unire al composto lo zucchero,
porre la pentola sul fornello a fiamma moderata e mescolare con cura fino a
quando il gelo d’anguria non si addenserà e assumerà un colorito più intenso
(10-15 minuti). Trascorso questo tempo, togliere il gelo dal fuoco e metterlo a
raffreddare in un altro recipiente. Quando sarà diventato sufficientemente
freddo unirvi la zuccata a dadini e le gocce di cioccolato e versare il tutto
in delle coppette. Fare raffreddare il gelo di anguria in frigorifero per il
tempo necessario affinché assuma più o meno la consistenza di un budino e
infine guarnire con una spolverata di cannella, qualche altre goccia di
cioccolato e la granella di pistacchio prima di servire.
Il gelo di anguria e le sue varianti: Al di là degli ingredienti base (succo di anguria, zucchero e amido di
frumento), si riscontrano moltissime varianti nella preparazione del composto
che, in base alla zona o alle tradizioni familiari, possono contemplare
l’aggiunta di diversi ingredienti, oltre a quelli indicati in questa ricetta,
tra i quali si elencano le mandorle, i chiodi di garofano, l’acqua di
gelsomino, l’acqua di fiori di arancio, la vaniglia e frutta candita di vario
genere.
Il gelo di
anguria viene infine utilizzato anche come farcitura per crostate.
Per finire con
la tematica del Ferragosto, vi consiglio di vedere il film di Gianni di
Gregorio Il Pranzo di Ferragosto, dell’anno 2008, per quanto riguarda
alla tematica su cui abbiamo già parlato, e il cui trailer potete vedere se
volete cliccando sul link di YouTube:
Abbiamo parlato
del Ferragosto in Spagna, del Ferragosto in Italia, anche delle sue tradizioni
e incluso dell’importanza del pranzo in questo giorno festivo. Vi pare che si
festeggia dello stesso modo in Italia e in Spagna? C’è qualche tradizione
simile tra tutti e due paesi? Conoscete qualche tradizione spagnola legata al
giorno di Ferragosto? Si può considerare che il giorno della Vergine e il
giorno di San Rocco, che sono i due giorni più festeggiati in Spagna sono
simili a quello che si festeggia in Italia? Si fa qualche pranzo speciale o
conoscete qualche ricetta tipica in Spagna legata a questo giorno? Che vi pare
il fatto che le città si svuotono in Ferragosto? Chi rimane alla città in
agosto sta meglio che nel resto dell’anno o della stessa estate? Sapete che in
Italia il Ferragosto si è istituito, soprattutto, nell’epoca del fascismo, che
organizzava delle gite per i cittadini che svuotavano le città nel giorno di
Ferragosto?
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