Adesso condivido con voi una post messa in un blog dove si parla di frasi
fatte e modi di dire per farsi capire in spagnolo, da un blogger che abita a
Barcellona e che si è stupito da non capire i modi di dire degli spagnoli, soprattutto
nel fatto che non si possano tradurre letteralmente col rischio di avere un
vero imbroglio in testa.
(estratto da blog.zingarate.com/barcellona/frasi-fatte-e-modi-dire-per-farsi-capire-in-spagnolo.html)
Oggi, pensando a cosa scrivere su questo
blog, ho avuto improvvisamente un flashback e mi sono ricordata del primo
periodo passato a Barcellona quando iniziavo a comunicare in spagnolo.
Ricordo che nonostante non avessi grandi
problemi a parlare in questa lingua non riuscivo mai ad esprimere con esattezza
il concetto che avevo in testa: un po’ per colpa della mia ancora prematura
dimestichezza con la lingua, un po’ per l’incapacità di comprendere i modi di
dire che ogni volta si presentavano nelle conversazioni. Gli spagnoli, infatti,
si servono molto spesso di fantasiose espressioni per comunicare ciò che hanno
in mente.
Queste espressioni, a mio parere, sono
fondamentali per entrare attivamente in una normale conversazione e, per questo
motivo, voglio elencarvi le frasi fatte e i modi di dire che più potrebbero
esservi utili per esprimervi in spagnolo.
Alcune sono davvero curiose:
·
Tomar el pelo: prendere in giro (letteralmente
prendere il pelo o il capello).
·
Vender la moto: vendere una cosa per ciò che non
è.
·
Estar como un tren: essere uno schianto.
·
Estar como una regadera: essere pazzo (per la
cronaca: la regadera è il bagnafiori).
·
Estar como una cabra: essere pazzo.
·
Marear la perdiz: girare intorno
all’argomento per far perdere tempo (la perdiz è la pernice).
·
Estar de mala leche: stare di cattivo
umore.
·
Darle caña: mettere energia e volontà nel
fare una cosa.
·
Buen rollo o buena
onda:
buona sintonía tra persone.
·
Pegar el palo: ingannare.
·
Matar dos pájaros
de un tiro: prendere due piccioni con una fava.
·
Ser la hostia o ser un crack: essere molto
bravo nel fare una cosa.
·
Petardo: letteralmente significa petardo,
colloquialmente kitsch.
·
Música petarda: musica kitsch (Raffaella Carrà
la considerano abbastanza petarda).
·
De golpe: all’improvviso.
·
Pasarse un huevo o
pasarse tres pueblos: esagerare.
·
Ser más majo que
las pesetas: essere davvero simpatico.
·
Mola: è una figata.
·
Guay: fantastico o qualcosa alla moda.
·
Tío o tía: letteralmente significa zio o zia,
colloquialmente si usa soprattutto tra i giovani per rivolgersi la parola: qué
tal tío? > come stai amico?
·
Darle vueltas: riflettere ripetutamente su un
argomento.
·
Comerse la cabeza o comerse el tarro: pensare in modo ossessivo su un argomento.
·
Tirar la casa por la ventana: fare spese
superiori alle proprie possibilità.
·
Hacer el primo: farsi ingannare facilmente.
·
No dar palo al agua: non far nulla.
·
Tener mucha cara: avere la faccia
tosta.
·
Hacer la vista gorda: credere a ciò che
una persona racconta senza rendersi conto di quale sià la realtà.
·
Estar a dos velas: stare senza soldi.
·
Comerse el marrón: farsi carico di un
problema proprio o di qualcun altro.
·
Estar empanado: intontito per la stanchezza o
per altre ragioni.
E dulcis in
fundo..., la frase più utile:
·
Eres tonto o te lo
haces?: CI SEI O CI FAI?
Dopo aver letto
questa post sul blog, considerate che un spagnolo abbia la stessa impressione
quando va in Italia ad abitare? È difficile per un catalano o per un spagnolo
di capire quei modi di dire o frasi fatte che usano gli italiani nella sua
quotidianeità? Se volete, potete dare esempi di modi di dire e frasi fatte che
vi stupiscono lo stesso che a un italiano a Barcellona (o a qualsiasi altra
città o paesino del nostro paese)...
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